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È risaputo che gli isolatori per citotossici destinati all’allestimento degli antiblastici nella farmacia ospedaliera debbano proteggere l’operatore, l’ambiente circostante e il preparato di chemioterapia che, essendo un farmaco iniettabile, deve essere sterile.
Non tutti gli isolatori per chemioterapici sono però uguali.
Differenze significative come le scelte tecniche ed ergonomiche per chi deve lavorarci 8 ore al giorno, differenziano i top di gamma dai loro corrispettivi di base.
Non bisogna dimenticare mai che gli isolatori sono utilizzati da personale dedicato.
Il comfort durante il lavoro è un fattore fondamentale per la sicurezza e la protezione.

Vi è, poi, la questione del costo…
Nessuno che richieda un dispositivo così importante per l’allestimento di chemioterapici risparmierebbe quando c’è di mezzo la sicurezza.
Detto ciò, il fatto di doversi dotare di strumentazione simile, non corrisponde ad avere in tasca un assegno in bianco.

Se da un lato l’isolatore sicuramente ha un costo maggiore rispetto a una cappa per chemioterapici a fronte aperto, dall’altro occorre ricordare che, in base ai requisiti GMP, una cappa deve per forza essere installata in una cleanroom di grado B che ha dei costi di acquisto, gestione e manutenzione sicuramente più alti rispetto alle zone di grado C o D che invece sono il perfetto ambiente per gli isolatori.

Tornando agli aspetti più squisitamente legati alle caratteristiche degli isolatori e al loro essere “user oriented”, qui sotto alcune domande da porsi quando bisogna scegliere un isolatore:

1.    L’isolatore deve avere flusso laminare?
Lavorare con farmaci citotossici significa lavorare con prodotti sterili/iniettabili. Quindi il flusso laminare è un fattore chiave. Avere una zona di lavoro totalmente investita dal flusso laminare è sicuramente indispensabile.
Per questo gli isolatori FASTER sono progettati in modo da garantire condizioni di flusso laminare ottimali, grazie alla particolare forma geometrica della camera di lavoro che prevede sia un fronte sia una parete di fondo inclinati.

2.    L’isolatore è in grado di fare un test di tenuta automatico?
La sicurezza è fondamentale, pertanto per garantire un controllo continuo, necessita di un sistema automatico in grado di consentire un test di tenuta della macchina non solo al momento dell’installazione e della manutenzione preventiva, ma anche quotidianamente a opera degli utilizzatori stessi. 
Grazie a una valvola ATV automatica presente negli isolatori FASTER, gli utilizzatori sono in grado di effettuare in autonomia il test di tenuta: solo pochi click sulla tastiera soft-touch garantiscono la sicurezza della macchina.

3.    Quanto è sicuro e facile cambiare i filtri principali?
I filtri principali in una cappa per citotossici o in un isolatore per citotossici sono quelli sotto il piano di lavoro. Poterli rimuovere e imbustare in sicurezza evitando di portare la contaminazione all’esterno è fondamentale. 
Gli isolatori FASTER sono progettati in modo da poter essere rimossi dall’esterno senza bisogno di aprire lo schermo frontale sfruttando i guanti dell’isolatore stesso. Inoltre grazie alle loro dimensioni compatte, una volta rimossi e sigillati, i filtri possono essere estratti dall’isolatore attraverso il pass box senza dover in alcun modo aprire lo schermo frontale della macchina.

4.    Quanti ventilatori deve avere l’isolatore?
La sicurezza deve essere sempre al primo posto. Un motore dedicato al flusso laminare e un motore dedicato all’espulsione e al mantenimento della pressione negativa sono pertanto fondamentali.
Sia che l’isolatore sia canalizzato o a ricircolo, l’isolatore FASTER è dotato di due ventilatori interni EC. 

5.    Qual è la qualità dei materiali di costruzione?
Avere superfici esterne e interne resistenti ai principali agenti di pulizia che vengono abitualmente utilizzati è fondamentale per non causare il deterioramento delle superfici stesse. 
Per questo gli isolatori FASTER hanno uno schermo frontale e porte dei pass box realizzati in vetro di sicurezza. Diversamente da superfici in materiale acrilico, il vetro ha senza dubbio una elevata resistenza e nel tempo non opacizza.                                          Allo stesso modo la superficie della camera di lavoro e i vassoi scorrevoli all’interno dei pass box sono costruiti in acciaio inox 316 con finitura SB: la miglior finitura possibile di grado farmaceutico. L’acciaio inox AISI 316 ha maggiore resistenza alla corrosione grazie all’aggiunta di molibdeno alla lega e ha meno carbonio, ciò aumenta ancora di più le sue performance di resistenza alla corrosione.

6.    L’isolatore è davvero Clean Room Friendly?
Gli isolatori sono progettati per essere installati in camere bianche, ambienti pressoché asettici dove l’attenzione alla pulizia è ai massimi livelli. Un isolatore inserito in questi ambienti deve pertanto rispettare le condizioni della stanza ed essere anch’esso il più facilmente pulibile possibile. 
Nella progettazione degli isolatori FASTER, i progettisti hanno minimizzato l’uso di viti, bulloni, chiusure sulla superficie esterna della macchina in modo da permettere una pulizia estensiva e agevole dell’isolatore sia all’interno che all’esterno.

7.    Quanto è confortevole usare l’isolatore?
Gli operatori potrebbero passare circa 8 ore al giorno lavorando sugli isolatori e notoriamente un dispositivo scomodo da utilizzare, rumoroso aumenta lo stress per gli utilizzatori e le probabilità di errori. 
Alla meglio, il tuo staff non sarà soddisfatto e sarà meno produttivo; alla peggio, correrai rischi che potrebbero danneggiare i campioni, ritardare la produzione della chemioterapia con conseguenti costi sia economici che in termini di tempo. 
Per questo la progettazione dell’isolatore FASTER è stata studiata nei minimi dettagli per offrire oltre a una macchina sicura anche una macchina confortevole con cui lavorare. In quest’ottica si collocano le scelte di disegnare il banco di filtrazione principale inclinato in modo da lasciare sufficiente spazio alle ginocchia e gambe dell’operatore, la presenza di luci LED dimmerabili, o ancora le scelte tecniche che hanno portato a una rumorosità incredibilmente bassa della macchina: 55 Dba per la versione da 1.2 metri… come spazzolino elettrico!

8.    L’impronta ecologica dell’isolatore è sufficientemente bassa? L’isolatore ha caratteristiche tecniche tali da ridurre il consumo di energia?
La scelta di utilizzare ventilatori EC (a commutazione elettronica), un microprocessore ECS in grado di regolare la potenza dei motori in base all’intasamento dei filtri, le luci LED dimmerabili e i filtri a bassa perdita di carico si collocano proprio in questa visione. Offrire macchine performanti, sicure e con un basso impatto in termini di consumo energetico.

9.    Quali sono gli accessori disponibili?
Un isolatore per allestimento di antiblastici non può limitarsi a essere una scatola con uno schermo chiuso e i guanti. 

Per questo gli isolatori FASTER hanno una lunga lista di optional che possono essere aggiunti alla macchina e che sono pensati per rendere più agevole l’attività di chi deve lavorarci. Qui sotto ne citiamo alcuni: 

  • Schermo sulla parete di fondo per uno schermo LCD per poter visualizzare le ricette;
  • Touch screen sulla parete di fondo per poter visualizzare le ricette;
  • Controllo touchscreen;
  • Sonda isocinetica per conta particellare in continuo; 
  • Filtri a carboni attivi;
  • Tavolo elettrico ad altezza regolabile;
  • Porte elettriche interne a scorrimento verticale per ottimizzare lo spazio utile interno;
  • Valvola ATV per test di tenuta automatico;
  • Lettore bar code;
  • Telecamera interna;
  • Prese dati.